SanaTerra 2006

SanaTerra 2006

Domenica 6 Marzo 2016 - 18.32
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L'edizione 2006 della fiera dell’economia solidale con tema centrale la gestione dei rifiuti

Si è svolta la scorsa settimana ad Ivrea la seconda edizione di “Sana Terra”, fiera dell’economia solidale. La manifestazione, organizzata dall’associazione Ecoredia dei Gruppi di Acquisto Solidale dell’area eporediese, ha avuto il suo culmine domenica 1° ottobre nella splendida cornice di piazza Ottinetti, dove hanno trovato spazio produttori di agricoltura biologica, artigiani ecologici, botteghe del commercio equo-solidale, promotori delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, della bioedilizia e della mobilità sostenibile. Presenti anche vari enti e associazioni locali che si occupano di ambiente, economia, giustizia, pace, nonviolenza, cooperazione internazionale e turismo responsabile.
Tema centrale di questa edizione è stata la gestione dei rifiuti. Non a caso, la fiera era stata aperta, il giovedì, da un incontro pubblico nel quale vari addetti ai lavori hanno messo a confronto le loro esperienze su raccolta differenziata, discariche, inceneritori. L’argomento, come si sa, è di stretta attualità per il Canavese, dove viene ipotizzata la localizzazione di un secondo inceneritore per la provincia di Torino. E, come prevedibile, il dibattito ha avuto toni accesi e appassionati e ha fatto emergere un netto no a questa ipotesi da parte delle associazioni ambientaliste e dei comitati di cittadini. La loro tesi, in sostanza, è che attraverso un consumo critico, una riduzione degli imballaggi alla fonte e un potenziamento della raccolta differenziata, non si avrà bisogno di un inceneritore.

Meno appassionante ma altrettanto interessante il secondo incontro pubblico, tenutosi il sabato, dove alcuni amministratori di enti locali hanno raccontato che cosa hanno realizzato in concreto per mettere in pratica i “buoni propositi” di gestione dei beni comuni quali l’acqua, il suolo, l’energia. Abbiamo appreso così che non sono pochi, nel Canavese, i comuni che hanno realizzato impianti eolici o fotovoltaici o piuttosto di recupero delle acque piovane da utilizzare per l’irrigazione dei campi, o che stanno promuovendo nuove colture che possano sostituire quella del mais.

Grande affluenza di pubblico, infine, la domenica in piazza. Momenti di intrattenimento si sono alternati ad altri di approfondimento, con alcune tavole rotonde tra visitatori ed esperti. Al centro della piazza, in linea col tema principale di questa edizione, un banchetto dove era possibile effettuare un test sulla propria abilità nel riciclaggio: dieci oggetti da collocare correttamente nei cassonetti della raccolta differenziata. Una bella idea per capire come tanti gesti di tutti i giorni possono condizionare l’ambiente in cui viviamo e, quindi, il nostro futuro.

Articolo scritto da Franco Cannistraci e pubblicato su “Il Canavese” del 5/10/2006

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