SanaTerra 2012

SanaTerra 2012

Lunedì 7 Marzo 2016 - 00.34
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La terra, nonostante tutto, è generosa.

Ce l’ha dimostrato domenica in piazza Ottinetti a SanaTerra, mostrandoci i suoi frutti quando viene lavorata e abitata con rispetto e con amore. Si moltiplicano, infatti, sul nostro territorio le esperienze di un’economia solidale e sostenibile, che mettono al centro non solo le questioni ambientali, ma anche una riflessione più generale sulla qualità della vita, sul ricreare i legami della comunità, sui tempi del lavoro che concedano nuovamente spazi alle persone e alle relazioni.

Tanto si moltiplicano che il GAS Ecoredia, di volta in volta, riesce come per magia ad allargare piazza Ottinetti, per accoglierle tutte. Giunta alla sua quinta edizione e nata come una fiera-mercato, SanaTerra oggi più che mai si pone come un laboratorio a cielo aperto, un crocevia di esperienze che si contaminano, si scambiano semi e pratiche, orientano il consumatore e la città tutta verso un consumo critico e consapevole. E lo fa in maniera del tutto orizzontale, senza prediche, ma condividendo nel concreto le vie percorribili che davvero potranno portarci a una nuova società, per cercare con un nuovo modello economico di risolvere le fragilità sociali e le gravi disuguaglianze che stiamo tutti sperimentando.

Questo è SanaTerra, a ripensarci nei giorni dopo, ma lì per lì è una festa. Con il succo di mele che Giulio e William spremono per tutto il giorno con estrema semplicità, e sempre con il sorriso. Con i bambini (e quanti bambini!) che non smettono mai di giocare con i giochi di legno – semplici e intelligenti – di Casafavola. Con i caffè di Puntoequo, i colori autunnali della verdura locale, il pane di Cascina Escuelita, gli amici delle cooperative storiche del biologico italiano Valli Unite e Iris, le nuove esperienze di resistenza del Caffè Malatesta e del Nido di Kim. La giornata è ricca di appuntamenti: ci sono i laboratori del saper fare (cucito, autoproduzione in cucina, manutenzione della bicicletta), gli spettacoli Sano come un Pesce, della Compagnia Onda Teatro, e Noi del Ritz, con alcuni dei rifugiati ospiti dell’Hotel Ritz e il Gruppo Baobab. A tavola, ovviamente, l’acqua è della fontana, le stoviglie biodegradabili, il cibo bio.

Si trova anche lo spazio per parlarsi con calma alle due tavole rotonde – il mattino, con Giuliana Caruso, sul cibo di qualità, sano e biologico, accessibile a tutti e nel pomeriggio, con Maurizio Gritta della Fondazione Iris, su possibili nuove forme di acquisizione collettiva di beni comuni.

La grande partecipazione e le tante persone disposte a collaborare riempiono di speranza le ormai 180 famiglie del Gruppo d’Acquisto Solidale Ecoredia, una realtà solida e sorridente che, con SanaTerra, intende regalare alla città e a tutto il nostro territorio un’occasione per progettare e crescere insieme, nel rispetto delle diversità, dell’ambiente e delle generazioni future.

Lucia Panzieri
Varieventuali 17 Ottobre 2012

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