Verso SanaTerra 2012

Verso SanaTerra 2012

Lunedì 7 Marzo 2016 - 00.14
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L’Associazione Ecoredia, Gruppi d’Acquisto Solidale del Canavese, organizza per domenica 7 ottobre 2012, in Piazza Ottinetti ad Ivrea, la quinta edizione di “Sana Terra”, Fiera dell’economia solidale e sostenibile del nostro territorio. Ancora una volta la Fiera sarà l’occasione per conoscere le realtà che già oggi stanno operando per costruire un sistema economico diverso, un’economia solidale, in cui il rapporto società/economia/ambiente sia ripensato in funzione del criterio della sostenibilità, del limite e della solidarietà. Protagonisti della giornata saranno ancora i produttori biologici e gli artigiani ecologici, le botteghe del commercio equo-solidale, le strutture che offrono servizi etici per il risparmio, l’informatica e le telecomunicazioni, le esperienze di turismo responsabile, di medicina naturale e di educazione alla pace, alla nonviolenza e all’ambiente, e i soggetti che operano nel campo del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili, della bioedilizia, del tessile e della mobilità sostenibile. Poichè il consumo consapevole si nutre anche di relazioni e di cultura, saranno ovviamente presenti le associazioni locali che si occupano di ambiente, economia, giustizia, pace, nonviolenza, cooperazione internazionale e informazione alternativa. La cornice in cui, anche fisicamente, si collocheranno tutte queste esperienze, sarà costituita dalle istituzioni, e in particolare i Comuni che hanno già messo in atto buone pratiche nella valorizzazione, la tutela e la gestione democratica dei “beni comuni” come l’aria, l’acqua, il territorio, e che a Sana Terra potranno presentarle e condividerle.

Quest’anno Sana Terra intende mettere al centro dell’attenzione la riflessione sui possibili scenari di transizione verso un modello economico di decrescita: nella fase di crisi economica che stiamo attraversando, ormai evidentemente strutturale, sembra chiaro che le risposte basate sul vecchio modello di libero mercato e di crescita illimitata non solo non individuano soluzioni efficaci per i problemi aperti, ma acuiscono anche le discriminazioni sociali e le difficoltà delle fasce più deboli della popolazione. E’ necessario ripensare completamente il sistema del lavoro, del welfare, della tutela dei beni comuni, con uno sforzo di immaginazione e di visione di futuro, che raccolga sia le esperienze concrete già avviate dal basso, su specifici territori, sia le elaborazioni teoriche, ormai sempre più mature, che a molti livelli si stanno costruendo. Sana Terra si vuole collocare in questo percorso di riflessione, sintonizzandosi con il dibattito che troverà nella Conferenza Internazionale sulla Decrescita di settembre a Venezia, la sua espressione più compiuta.
Sul tema della Decrescita, ruoteranno, come già nelle precedenti edizioni, alcuni momenti di approfondimento nei giorni precedenti alla Fiera, i laboratori e le tavole rotonde di domenica in piazza, e lo spettacolo teatrale, proposto nel pomeriggio.
Il programma della giornata di domenica prevede anche il pranzo con prodotti biologici ed equosolidali e l’animazione per i bambini sui temi dell’ambiente e della pace.

Non della decrescita della spending review e dei tagli lineari che la lobby dei banchieri ci impone per continuare a fare affari anche in tempo di crisi; ne’ della diminuzione forzata dei consumi per i tanti che sono stati messi da parte dal mondo del lavoro; e neanche dell’esaurimento sempre più rapido delle risorse che già oggi scatena la corsa all’accaparramento e il conflitto permanente in tante regioni del mondo.
Vogliamo parlare invece della necessaria e desiderabile transizione verso un sistema, obbligatoriamente più semplice e più leggero, che sia sostenibile, ma più solidale e partecipato, a misura di comunità, capace di garantire sufficiente ben-essere e ben-vivere a tutti i cittadini della terra. Solo un sogno? Crediamo di no, e per dimostrarlo proponiamo di cimentarci in un esercizio di immaginazione fondato sull’esperienza concreta.
Scegliamo due temi che ci sembrano particolarmente significativi nell’ottica di delineare una struttura sociale profondamente nuova: il tema del modello di welfare, oggi stravolto nei suoi obiettivi e valori fondamentali da una serie micidiale di riforme e tagli e sempre più costretto nelle regole del mercato, e il tema del divertimento e del cosiddetto tempo libero, rappresentazione dei nostri desideri e della nostra idea di benessere indotti in gran parte dall’immaginario pubblicitario.
Intorno a questi due temi convochiamo, nello stesso pomeriggio, due tavoli di discussione, invitando tutti coloro che sul nostro territorio, a vario titolo, se ne occupano: soggetti istituzionali, amministratori e rappresentanti degli enti preposti alla scuola, alla sanità, all’assistenza e alle proposte culturali, sportive e ludiche per il tempo libero; soggetti della società civile, associazioni e gruppi informali; soggetti economici e singoli cittadini che lavorano in questi settori o che semplicemente hanno a cuore il problema.
Lasciamoci provocare dalle sollecitazioni di un esperto che avrà il compito di lanciare alcune parole chiave e tracciare le linee guida di come potrebbe essere, nell’idea e nella sostanza, un sistema diverso. Mettiamo sul tavolo le esperienze attuali, per confrontarle con una nuova idea di futuro. E finalmente, a partire dalle competenze di ciascuno sui problemi e sulle necessità, proviamo a guardare la realtà con una lente nuova, sforziamoci di immaginare soluzioni originali e creative, proponiamoci di alzarci dal tavolo con la voglia di cambiare e con qualche idea - anche piccola ma realizzabile - per cominciare a farlo.

E’ quello che noi di Ecoredia proporremo, nel percorso verso Sana Terra 2012, sabato 29 settembre, dalle 16 alle 19, nell’atrio del Centro La Serra. Se siete interessati, scegliete uno dei due tavoli e unitevi a noi.

Tavoli:
“Una nuova rete di solidarietà per scuola, sanità e politiche sociali”, coordina Paolo Ermano, Università di Udine.
“Divertimento e tempo libero: tra consumo e ben-vivere”, coordina Dalma Domeneghini, ex-pubblicitaria.

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